![]() ![]() ![]() Lasciando i cittadini senza un luogo dove ritrovarsi per socializzare due volte al mese. Oggi c’è il rischio che il calcio a Crotone vada via portando altrove quel poco di economia che produceva. E’ stato il calcio a muovere l’economia nella stagione invernale. Grazie a quelle strutture, però, per due anni la città ha goduto dal punto di vista sportivo, ma soprattutto economico della Serie A. ![]() Avremmo dovuto dire che nel 2016 furono installate delle strutture amovibili con una tecnologia ingegneristica che probabilmente oggi farebbe scuola perché, per salvaguardare dei reperti archeologici che nessuno fino ad ora ha mai scavato e visto, quelle tribune vennero montate praticamente senza fondamenta. Avremmo forse dovuto intervenire in quel momento, perché noi siamo i cronisti della città e dire che la costruzione dello stadio iniziò nel 1935 e fu ultimata nel 1946 e non nel 2016. Titoloni di giornali nazionali (che mai si sono interessati a Crotone prima di quel momento) recitavano più o meno così: “A Crotone si sta costruendo uno stadio sui reperti archeologici”. La vicenda stadio nasce da una “fake news” del 2016, quando la squadra del Crotone fu promossa in serie A. Avete litigato dimenticando di capire cosa vuole chi vi ha eletto. Troppo spesso siamo stati costretti a raccontare battibecchi, litigi, prese di posizione nelle quali non si cercava mai la soluzione ma si attacca l’altra parte. Questa lettera vuole chiedere, a chi ne ha competenza e responsabilità, di trovare una soluzione politica alla vicenda che rischia di penalizzare ulteriormente un territorio già troppo abbandonato. La necessità di scrivere questa lettera aperta da parte di noi giornalisti sulla vicenda dello stadio di Crotone parte da una serie di considerazioni che non possono e non devono essere ignorate. A tutti i soggetti interessati allo sviluppo economico della città di Crotone. Ai parlamentari, agli amministratori regionali e comunali, ai rappresentanti politici del territorio. ![]()
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